Pensi a Milano e immagini le fabbriche, i manager, gli uffici luccicanti di marmi del centro, la “Milano da bere” dei meravigliosi anni Ottanta e, perché no, il traffico.
Poi prendi il metrò, esci dal ventre della terra proprio nel cuore pulsante della città e... come la schiuma di un’onda poderosa ti esplode davanti il Duomo: candido, con tutte le sue guglie che sembrano merletti cesellati nel marmo, ripetute all’infinito che passeresti una vita a contarle.
E poi lei, la Madunina “tüta dora e piscinina” sulla guglia più alta, al di sopra di tutto e di tutti, che punta verso il cielo, ad implorare la protezione di Dio sull’amata città... e vorresti vivere lì, per affacciarti ogni giorno su quel sogno lontano.